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Norme & Progetti SEMINARIO DELLA CASSA FORENSE Il buon esito di un'operazione i project financing è il risultato di un buon gioco di squadra in cui interagiscono diversi operatori. Il primo impulso a tutta l'operazione è offerto dagli ideatori del progetto. L'idea progettuale può trovare la sua genesi nell'ambito del settore privato o di quello pubblico. Nel primo caso, protagonista è l'impresa che lega, alla sua business idea, una serie di obiettivi: conquistare ex novo una fetta di mercato (operando in condizioni di start-up); accrescere la propria attività nel settore specifico dell'iniziativa (operando in condizioni di expansion), magari anche in mercati esteri sotto la spinta del processo di globalizzazione economica; accrescere il prestigio aziendale; tendere allo sviluppo tecnologico. Nella seconda ipotesi, protagonista è un soggetto pubblico come stato, enti locali, agenzie governative che agiscono in base a motivazioni decisamente diverse dai privati esulando dalla pura logica del profitto. L'idea progettuale, per essere concretizzata, va sostenuta finanziariamente. Entrano così in gioco i promotori, cioè coloro che apportano il capitale di rischio, e i finanziatori, che apportano il capitale di debito. Essi coincidono normalmente con gli stessi ideatori del progetto, privati o pubblici che siano, ma l'automatismo di tale coincidenza, in realtà, è solo eventuale. Infatti, il capitale di rischio può essere conferito anche da chi, pur non essendo stato ideatore dell'iniziativa, si aspetta un ritorno conveniente. Un'azione spesso trainante per il decollo di un project è svolta dal venture capitalist. Si tratta di un'operazione che svolge congiuntamente attività di finanziamento e di prestazione di servizi. Nella struttura di un'operazione di project financing l'intervento del venture capitalist si realizza in più fasi: early-stage financing (si tratta di offrire il capitale «di semina», seed financing, nella fase di implementazione del progetto. Se pure i rischi sono altissimi l'impiego di capitale sarà modesto); expansion financing (se l'idea dovesse rilevarsi vincente richiede capitali notevoli e il rischio viene di solito distribuito, fra i diversi partecipanti, che spesso si aggregano per iniziativa in una merchant bank); leverage management by out (la società di venture capital si inserisce nel processo finanziario acquisendo direttamente e con stock option parte delle quote della SVP dietro versamento di capitale di rischio). Il successo dell'iniziativa e l'affermazione dell'azienda sul mercato esauriscono il ruolo del venture capitalist e lo stesso avvierà la fase di going public, diretta all'ottenimento della quotazione ufficiale presso la borsa valori. Anche le pubbliche autorità possono fungere da ideatori e promotori di un'operazione. Il loro ruolo diventa decisivo per la realizzazione di grandi opere infrastrutturali. L'intervento pubblico ha duplice valenza: da un lato consente la realizzazione di opere che per la loro particolare natura, sono sottratte all'area di interesse privatistico, dall'altro tende all'accrescimento delle risorse disponibili veicolando il sistema economico su un trend di sviluppo sia in termini reali sia monetari. Il ruolo della banca advisor è quello di consulente finanziario al quale compete la valutazione, nonché la strutturazione, di tutti gli elementi del progetto e contemporaneamente di provvedere alla formulazione di un piano per il reperimento dei fondi necessari. Tale ruolo è di estrema delicatezza, in quanto si tratterà di dar vita all'idea anche su basi alternative a quelle eventualmente proposte dagli operatori. Bisognerà poi valutare attentamente tutti i rischi che l'operazione comporta, ricercando le strategie migliori per minimizzarli, anche attraverso la strutturazione di una serie di vincoli contrattualistici da sottoporre alle varie parti che interverranno nel progetto. L'elaborazione del progetto eseguita dall'advisor viene quindi sottoposta al cosiddetto arranger, che avrà il compito di procedere all'acquisizione dei fondi necessari. L'arranger, in genere è una banca commerciale che per le esperienze pregresse, per la forza finanziaria e per una consolidata e riconosciuta penetrazione sui mercati finanziari internazionali viene ritenuta idonea a gestire questa raccolta di fondi. Inoltre, l'arranger presta generalmente una garanzia di underwriting attraverso la quale si impegna a garantire la disponibilità dei fondi richiesti, anche in assenza di finanziatori interessati al progetto. Domanda. Come si valuta la sostenibilità del progetto? Risposta. Sulla base delle informazioni ricevute la banca advisor inizierà a valutare la sostenibilità dell'iniziativa. Le linee guida che le vengono fornite dovranno contenere indicazioni positive circa l'equilibrio fra entrate e uscite e circa la capacità dei ricavi di coprire i costi operativi dopo l'espletamento del servizio di debito. D. Quali sono i rischi connessi a un'operazione di project financing? R. Uno dei compiti più delicati che si troverà ad affrontare 1'advisor è quello di ricercare e contrastare tutti i rischi, reconditi e no insiti nel progetto. La loro identificazione permetterà successivamente la loro allocazione a carico dei vari partecipanti all'iniziativa in modo da responsabilizzare al massimo ogni operatore. In tal modo si ammortizzeranno, in maniera non traumatica, eventuali eventi negativi o imprevisti. D. Come si struttura la valutazione del piano economico? R. L'aspetto economico è l'obiettivo principale dei promotori, i quali mireranno a massimizzare i loro profitti e quindi a massimizzare la redditività del capitale da essi investito. Tale redditività, che si misura con l'indice economico ROE (returtn on equity), è per gli investitori doppiamente importante; un ROE elevato, infatti, oltre a esprimere un buon risultato aziendale, si ripercuote positivamente anche sul valore dell'azienda, che, rispetto ad altre similari, può vantare una migliore attitudine a conseguire profitti. Tale aspetto non deve essere sottovalutato in quanto i promotori potrebbero trovarsi nella condizione di dover procedere ad un aumento di capitale previsto, per esempio dal security package; quasi sempre è previsto infatti un rapporto costante fra il capitale proprio e quello di debito, per cui, qualora tale rapporto dovesse deteriorarsi, l'unica soluzione possibile è quella di aumentare il capitale sociale. In tale circostanza, pertanto, un buon livello del ROE potrebbe facilitare la collocazione delle nuove azioni fra gli investitori attratti dalle elevate remunerazioni. È evidente a questo punto l'importanza di questo indice se si tiene presente che lo spirito del project financing è quello di finanziare un progetto di self liquidating e cioè autoremunerante; esso dovrà dunque essere capace di produrre reddito sufficiente a coprire i costi operativi; rimborsare i finanziatori; remunerare il capitale di rischio. (riproduzione riservata) |
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Mercoledì 2 Giugno 2004 Pag. 47 |
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