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Mercato vincolato
L’AU FRA DOVERE
E PROGRESSO
Il mercato del gas e dell’energia è in continuo cambiamento.
Gli interessi in gioco sono molti e ciò porta i leader del mondo a frequenti confronti.
In questo grande “palcoscenico”, dove tanti sono gli attori e dove nessuno può essere
relegato a comparsa o spettatore, Acquirente Unico svolge un ruolo importante:
esistere e garantire un’adeguata attenzione alle esigenze del microconsumo.
di Claudio F. Fava
Amministratore Delegato AU
I conflitti sul controllo delle fonti di energia, acuiti dal conflitto libano-israeliano, creano scenari sconvolgenti che hanno costretto i
leaders del mondo a scendere in campo nel G8 di San Pietroburgo. 80 miliardi di metricubi di gas nel 2011 andranno direttamente dalla Russia alla Cina con un gasdotto Transneft e forse, a partire dal 2009, 1,5 milioni di barili/giorno Gazprom saranno destinati anziché all'Europa, direttamente all'Asia.
Frutto di una battaglia tra Putin e Blair per gli ostacoli posti alla scalata di Centrica, la maggior distributrice di gas in Inghilterra, tentata dal colosso russo.
Hu Jintao, Presidente della Repubblica Popolare Cinese, ha concordato, con il Presidente della Nigeria Olusegun Obasanjo, un barter tra infrastrutture ed un mix composto da un bilaterale da 110.000 barili di petrolio al giorno ed i diritti di esportazioni su 4 blocchi dell’area nigeriana più interessante per la ricerca di idrocarburi.
Lo stesso Jintao con il Presidente Bush ha messo a punto una politica di coordinamento energetico, da stigmatizzare in un M.O.U. (Memorandum of Understanding), che ha il duplice scopo di pianificare lo sfruttamento delle risorse energetiche del globo e al tempo stesso influenzare in qualche modo la posizione dell'Iran verso il nucleare. E’, questo, solo ciò che sta avvenendo nel mercato del gas e dell’energia nelle ultime tempi.
Cosa può fare Acquirente Unico SpA?
Esistere. Garantire, ai consumatori domestici italiani, in un mercato condizionato da una filosofia schizoide che non privilegia l’uomo ma il potere che deriva dal controllo dell’energia, un'attenzione alle esigenze del microconsumo.
Naturalmente Acquirente Unico SpA deve continuare a favorire, con sempre maggiore professionalità, la riduzione del rischio, lo sviluppo di sistemi di analisi di controllo e pianificazione. Nel rispetto e con la guida del Ministero delle attività produttive (MAP) e dell’Autorità per l’energia elettrica e il gas (AEEG).
Ma non basta.
E’ palese che in un mercato che muove, come si evince aprendo un qualsiasi giornale, Putin, Bush, Hu Jintao, Blair, Merkel, in viaggi, incontri, accordi sempre più intensi e complicati, c’è poca attenzione per il Sig. Rossi, il Sig. Bianchi, Mr. Brown, Herr Franz, o quei trecento milioni di privati che stanno consolidando l’Europa.
E Acquirente Unico SpA costituita con l’obiettivo di tutelare l’acquisto dell’energia alle migliori condizioni possibili per il mercato idoneo (scusate ma abbiamo il dovere di proiettarci già a Luglio 2007), non può rimanere a guardare, visto che potenzialmente la liberalizzazione può catturare molti clienti domestici.
Ognuno, in questo nostro Paese, deve dare ciò che può, ed Acquirente Unico SpA ha molto da offrire.
Innanzitutto è parte della filiera energetica che coinvolge il mondo degli approvvigionamenti del petrolio e del gas, rafforzata in questo ruolo dalla propria elevata cultura professionale.
Fonte: Le Temps. CH
Inoltre ha la possibilità di acquistare energia non solo rivolgendosi alla Borsa Elettrica, ma stipulando contratti di lungo periodo sia in Italia che all’estero, naturalmente secondo le regole della legislazione vigente e sentito il parere dell’AEEG.
E chi, se non i nuovi produttori di energia, sono più interessati a trovare un operatore in grado di acquistare per un lungo periodo di tempo il prodotto che poi Acquirente Unico cede ai distributori locali? E chi è più credibile di Acquirente Unico SpA nell’acquisto di energia?
Allora, pur con estrema cautela e con eventuale grande vantaggio sul prezzo e sulle clausole accessorie ottenute da Acquirente Unico per il mercato dei consumatori idonei (idonei a sentirsi vincolati, direi), anche Acquirente Unico SpA avrebbe fatto un passo in avanti nella propria missione, a vantaggio del Paese, del proprio Azionista e della valorizzazione dei propri lavoratori, facendo attività strategica di ricerca di nuove fonti e nuovi strumenti di copertura del rischio.
Finché esisterà un mercato polverizzato di piccole utenze familiari, sarà necessario coprire gli sbalzi di prezzo dell’energia, legati ai fenomeni di cui sopra, con contratti di copertura del rischio.Almeno fino a quando la stabilità del mercato delle materie prime
dell’energia e la loro circolazione non cambi il mix, come ci dice Le Temps, spostando nel tempo il depauperamento delle risorse energetiche.La diversificazione delle fonti di approvvigionamento e la posizione dell’Italia nel contesto Africa-Europa, possono offrire molte occasioni di calmierare il prezzo dell’energia, necessaria allo sviluppo della nostra nazione, nel contesto europeo.
Come è stato già detto da autorevoli protagonisti del comparto, l’Italia può diventare uno snodo centrale energetico multiruolo (HUB): vale la pena di cogliere le opportunità offerte dai contratti di acquisto di lungo periodo da parte di Acquirente Unico SpA?
Almeno per il mercato delle famiglie italiane è doveroso approfondire lo scenario, ed Acquirente Unico SpA dovrà coniugare il proprio dovere con il progresso. |
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